Mi unisco nella solidarietà ai militari accoltellati davanti alla basilica di Santa Maria degli Angeli di Perugia aggrediti e feriti lunedì con un coltello da cucina da un tunisino al quale erano stati richiesti i documenti per l’identificazione. Erano impegnati nei normali controlli nell’ambito del progetto «Strade sicure» a conferma della straordinaria importanza che costituiscono questi controlli per la sicurezza di tutti i cittadini. L’uomo, irregolare sul territorio nazionale e con a carico anche un provvedimento di espulsione risalente al 2018, è stato arrestato per resistenza, violenza e minacce a pubblico ufficiale e lesioni. Episodi come quello avvenuto in Umbria a Santa Maria degli Angeli devono far riflettere su quanto sia delicato e pericoloso il lavoro di questi uomini e donne che ogni giorno mettono a repentaglio la loro vita per la nostra sicurezza e per la legalità. Le nostre forze dell’Ordine non vanno in vacanza e particolarmente attenzionate nel nostro Paese sono chiese, basiliche e luoghi di culto e sono sempre in prima linea nell’affrontare situazioni di emergenza. Grave il fatto accaduto e auspico che soggetti così pericolosi vengano puniti severamente, come previsto dalle nostre leggi. Così Antonella Cortese, Vice presidente dell’Osservatorio nazionale dei diritti e della salute dei militari e forze dell’ordine