Roma, 17 feb. (LaPresse)
“Si allunga la lista di suicidi tra le mura delle carceri.
La vittima ancora una volta è un assistente capo del corpo di polizia penitenziaria, di 48 anni, che si è tolto la vita nella casa circondariale di Sanremo.
Un uomo originario della Sardegna, che ha preso in mano la sua pistola di ordinanza e si è sparato.
Serve interrogarsi su come mai questo può accadere, certo, ma bisogna prendere anche provvedimenti seri.
La lontananza dalla propria casa, dai propri affetti e da quello che è il perimetro di serenità di molti agenti è forse la causa primaria di questa depressione, che arriva alla volontà di uccidersi.
Un dramma sociale, che deve uscire dalle carceri e deve essere monitorato.
Insistiamo e con forza affinché ci sia un accompagnamento psicologico per tutte le persone impegnate nell’arma, accompagnamento che non può essere più rinviato”.
Così in una nota la criminologa Antonella Cortese vicepresidente dell’AISPIS